.png&w=530)
Convivenza di fatto: diritti e tutele per le coppie moderne
Negli ultimi anni, si è assistito a un cambiamento significativo nelle dinamiche familiari, con un numero crescente di coppie che scelgono la convivenza al posto del matrimonio. Questa scelta, spesso dettata da una maggiore flessibilità e da una visione più moderna delle relazioni, porta con sé la necessità di comprendere quali siano i diritti e le tutele riconosciute dalla legge ai conviventi di fatto.
Cos'è la convivenza di fatto?
La legge definisce la convivenza di fatto come l'unione stabile tra due persone maggiorenni, non legate da vincoli di matrimonio o unione civile, né da rapporti di parentela, affinità o adozione. È fondamentale che i conviventi coabitino e siano uniti da legami affettivi di coppia e di reciproca assistenza morale e materiale.
Diritti e tutele dei conviventi
La legge riconosce ai conviventi di fatto una serie di diritti, che spaziano dall'ambito abitativo a quello sanitario, fino alle tutele in caso di decesso o malattia. Vediamo nel dettaglio i principali diritti:
- Diritto di abitazione: in caso di morte del convivente proprietario della casa comune, il convivente superstite ha il diritto di continuare ad abitarvi per un periodo che varia in base alla durata della convivenza. In caso di locazione, il convivente superstite subentra nel contratto.
- Diritti in ambito medico: i conviventi hanno il diritto reciproco di visita, assistenza e accesso alle informazioni sanitarie in caso di ricovero. Inoltre, possono designarsi reciprocamente come rappresentanti per le decisioni in materia di salute.
- Diritto al risarcimento del danno: in caso di decesso del convivente per fatto illecito di terzi, il convivente superstite ha diritto al risarcimento del danno, equiparato a quello riconosciuto al coniuge.
- Diritto agli alimenti: in caso di cessazione della convivenza, il convivente in stato di bisogno può richiedere gli alimenti all'ex convivente, per un periodo proporzionale alla durata della convivenza.
- Permessi e congedo: il convivente di una persona con grave infermità ha diritto a permessi retribuiti e congedi non retribuiti per assistenza.
- Partecipazione all'impresa familiare: il convivente che lavora nell'impresa dell'altro ha diritto a una partecipazione agli utili e agli incrementi aziendali.
- Dichiarazione anagrafica: la dichiarazione di convivenza presso il Comune di residenza costituisce la famiglia di fatto. In mancanza, la convivenza può essere accertata con altri mezzi.
Il contratto di convivenza: uno strumento di tutela
Per disciplinare i rapporti patrimoniali e personali, i conviventi possono stipulare un contratto di convivenza, che deve essere redatto in forma scritta, con atto pubblico o scrittura privata autenticata. Questo contratto consente di definire aspetti come l'uso della casa, la contribuzione alle spese, il regime dei beni e l'eventuale mantenimento in caso di cessazione della convivenza.
La Legge Cirinnà: un passo avanti per le coppie di fatto
La Legge n. 76/2016, nota come Legge Cirinnà, ha rappresentato un importante passo avanti nel riconoscimento dei diritti delle coppie di fatto, equiparandole in molti aspetti alle coppie sposate. Questa legge ha introdotto tutele fondamentali, che garantiscono ai conviventi una maggiore sicurezza e stabilità.
In conclusione, la convivenza di fatto è una realtà sempre più diffusa, e la legge si sta adeguando per fornire tutele adeguate a queste nuove forme di famiglia. Il contratto di convivenza rappresenta uno strumento prezioso per definire i diritti e i doveri reciproci, garantendo una maggiore serenità alla coppia.
Archivio news